Un nuovo concetto di welfare aziendale
La pandemia ha messo le aziende di fronte a moltissime criticità. In questo scenario, i datori di lavoro hanno preso coscienza, ancora una volta, degli sforzi ma anche dell’operatività dei lavoratori davvero motivati.
Questo periodo di forte crisi sanitaria, sociale ed economica ha aperto la strada alla voglia di partecipare maggiormente e in modo diverso alla vita dell’azienda: le imprese hanno iniziato e vivere il valore di comunità come espressione di una strada e di un destino comune così come i lavoratori si sono resi conto che non c’è futuro né sviluppo senza il loro coinvolgimento.
È da queste consapevolezze che nasce un nuovo concetto di welfare aziendale post covid, totalmente incentrato sul People Care.
Il concetto di Welfare aziendale è sempre cambiato in funzione della situazione socio-economica del Paese.
A partire dalla fine degli Anni ‘70, data per assodata la sicurezza economica e di salute, si è iniziato a dare importanza a valori e obiettivi come la possibilità di esprimere al meglio il proprio potenziale, l’autonomia, la possibilità di scegliere, l’attenzione ai temi ambientali.
La prima grande rottura di questo nuovo schema si è verificata dopo gli eventi dell’11 Settembre quando la richiesta di sicurezza ha iniziato a salire e in seguito alla crisi finanziaria del 2007/2008 quando si è fatta impellente la necessità di nuove “protezioni sociali”.
È quindi inevitabile un nuovo cambio di scenario a seguito della pandemia di Covid-19 nella quale siamo ancora immersi. Si tratta, infatti, di una situazione che ha minato un altro punto forte dell’era moderna: la salute. Con l’aggravante che ad andarci di mezzo c’è anche il benessere economico.
Come cambieranno le strategie si Welfare aziendale in questo contesto post covid?
Sul podio delle priorità ci sarà senza dubbio la prevenzione e la gestione della sicurezza sul lavoro, con l’inclusione, fra i rischi, anche di quello pandemico. A questa nuova esigenza si affiancheranno, come diretta conseguenza, tutta una serie di procedure, controlli e ridefinizione dei limiti della privacy. Il luogo di lavoro deve, in sostanza, diventare un “safe place”, un posto sicuro e protetto, al pari della propria casa, se non di più.
Altro tema importante per il welfare post covid è rappresentato dal ritorno a bisogni più basici, come la copertura dei costi per il nido o la baby sitter, il rimborso delle spese sanitarie o dei libri per la scuola, a “discapito”, per esempio, di viaggi o benefit legati all’area del lifestyle. Si andrà, inoltre, prioritariamente a lavorare sul rafforzamento dell’area conciliazione casa-lavoro, sul rafforzamento dei benefit a sostegno del reddito in una logica di “welfare responsabile” e incentrato sulla cura e il sostegno della persona e della famiglia.
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