Garantire la sicurezza dei dati in postpandemia

Novembre 18, 2020
Il cambiamento

La recente pandemia da COVID-19 ha indotto il mondo ad un cambiamento radicale delle proprie abitudini di vita a 360 gradi, distanziamento sociale, limitazioni delle libertà personali, mutamenti nel modo di lavorare, tracciamento di contatti e persone sono solo alcune delle novità che abbiamo dovuto affrontare da un giorno all’altro.

Sicuramente, nel mondo del lavoro, lo smartworking ed il lavoro agile hanno significato la più evidente mutazione dell’idea di operatività, con i pregi e difetti del caso, che ha comunque indotto molte aziende in tutto il mondo a rivedere i propri piani di business e considerare l’opportunità di mantenere il modello di lavoro a distanza anche al termine dell’emergenza sanitaria.

È però fondamentale riflettere su un concetto molto importante: la sicurezza dei dati. Come proteggo quindi le informazioni aziendali?

BRAND REPUTATION: questione di fiducia

Ogni azienda, piccola, media o grande che sia, ha sviluppato un proprio brand. Per i più grandi player mondiali, in qualsiasi settore, il brand identifica l’azienda, si pensi ad AMAZON, FACEBOOK, GOOGLE, NIKE, ENI, SAMSUNG, MICROSOFT, APPLE ed è quindi fondamentale affermare la propria brand reputation. Per diversi anni questo fattore è stato associato ai sistemi informativi solo per le aziende del settore dello sviluppo di sistemi tecnologici.

Oggi è fondamentale estendere il concetto di brand reputation alle aziende di tutti i settori.

I clienti vogliono fidarsi del brand, fornitore o partner che sia, con il quale condividono lo sviluppo del proprio business ed al quale affidano le proprie informazioni.

Come fare per aumentare la propria brand reputation?  Sicuramente l’investimento in politiche di information security è uno dei passaggi obbligati e i cambiamenti di abitudini lavorative, smartworking in primis, possono aver compromesso quei sistemi e quelle policy attive nelle organizzazioni prima della pandemia.

CYBER SECURITY E PERSONE

Se il garantire la cyber security risulta ormai oggi piuttosto semplice applicando misure di sicurezza efficaci che impongono investimenti accessibili alla gran parte delle aziende, quali ad esempio installazioni di VPN, firewall, crittografia dei dispositivi e delle trasmissioni, risulta più complesso il garantire la sicurezza delle informazioni da parte delle persone.

Infatti, il corretto utilizzo dei dispositivi e la corretta applicazione delle misure di sicurezza, è strettamente legata alla capacità e all’attenzione che la persona che utilizza i dispositivi e tratta le informazioni ha nello svolgere la propria attività.

Uno studio condotto da Immuniweb, “Cybersecurity Industry Exposure at Dark Web”(fonte www.immuniweb.com) in materia di sicurezza, rivela come nel 2020 siano stati 15 miliardi i record di dati informatici “rubati” alle aziende e pubblicati nel darkweb a seguito di oltre 100.000 attacchi informatici e data breach subiti dal 59% delle aziende.

Alcuni risultati degli studi e dei sondaggi relativi al mondo della cyber security condotti dai principali player del settore:

Oltre 630.000 incidenti di sicurezza,

Oltre 160.000 incidenti a rischio elevato

97%, le aziende che hanno subito perdite di dati o incidenti di sicurezza informatica

29%, password DEBOLI, rubate per perpetrare un attacco

È quindi necessario focalizzare la propria attenzione sul capitale umano, che è il sistema che permette all’azienda di vivere. È indispensabile accrescere la consapevolezza e la competenza di tutte le persone che formano e accrescono il brand.

smartworking e telelavoro

Quali sono i principali problemi riscontrati nella fase di attivazione improvvisa di sistemi di smartworking? Come poter risolvere le criticità una volta avviata l’attività di smartworking “in emergenza” e trasformare l’affanno nel mettere una pezza in investimento per la crescita della propria azienda?

CRITICITÀ   OPPORTUNITÀ
MANCATA O SCARSA FORMAZIONE DEL PERSONALE CHE SVOLGE LE ATTIVITÀ FORMARE IL PROPRIO PERSONALE, PER ACCRESCERE COMPETENZE E CONSAPEVOLEZZA
COLLEGAMENTI REALIZZATI CON TEMPISTICHE RISTRETTISSIME INVESTIRE PER RIORGANIZZARE LA PROPRIA TECNOLOGIA DI COLLEGAMENTI RENDENDOLI AFFIDABILI E SICURI
UTILIZZO DI DISPOSITIVI PERSONALI DEI DIPENDENTI PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ INVESTIRE SU DISPOSITIVI PORTATILI, SOGGETTI ALLA GOVERNANCE AZIENDALE, DA FORNIRE AI PROPRI DIPENDENTI
MISURE DI SICUREZZA APPROSSIMATIVE INVESTIRE IN INFRASTRUTTURE, TECNOLOGIA E ORGANIZZAZIONE PER GARANTIRE MISURE DI SICUREZZA ADEGUATE
SMARTWORKING: NECESSITÀ O OPPORTUNITÀ?

Sicuramente per gran parte delle aziende il ricorso allo smartworking in fase di lockdown è stato dettato dalla necessità di limitare la contrazione dei fatturati, nonché di rispettare accordi contrattuali con i propri clienti. Tuttavia, nella fase di ripresa, è opportuno valutare gli aspetti positivi che un sistema di smartworking ben impostato, governato ed aggiornato possono impattare sull’organizzazione. È necessario un bilanciamento delle condizioni tra lavoro in presenza e a distanza: mai come prima risulta importante un sistema di risk management ed una oculata valutazione di rischi ed opportunità che aiuterebbe il management a prendere le decisioni più ponderate.

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